Asimmetria delle forme che spezza la linearità e un uso sapiente del Rovere in tre colorazioni sono le caratteristiche che saltano subito all’occhio entrando in questo appartamento di Milano progettato dall’Arch. Mario Biagio Falci.
L’ampio soggiorno-cucina open space di circa 70 mq, lo studio e la camera da letto ricordano geometrie, forme e colori degli anni ‘70.
Sfumature di Rovere per regalare profondità
È sicuramente il Rovere il protagonista di tutti gli ambienti di casa.
Nelle sue tre colorazioni differenti, campionate direttamente dal parquet policromo già presente, il Rovere lo si trova sin dall’ingresso, dove l’armadio guardaroba, il particolare cassetto sospeso, la zona specchio, i vani a giorno e gli abbassi con antine scorrevoli si completano in una composizione efficace, proprio grazie all’uso intelligente delle forme e delle diverse sfumature del legno.
Colori che si ripetono anche nell’ampio soggiorno open space. Qui, lo stile squadrato dell’ingresso e il triplice Rovere sono ripresi dal mobile tv, che presenta antine scorrevoli, strette e lunghe, un pensile e una pannellatura che incornicia lo schermo.
Il resto dell’ambiente è dominato dal mobile polifunzionale, il protagonista principale della casa, che copre tutta la lunghezza del soggiorno, partendo dall’ingresso fino alla cucina, la quale chiude l’open space.
Qui, il gioco del Rovere e dei colori lo si nota in alcuni dettagli significativi: dalle alzate verticali della parte a giorno, dagli angoli delle antine della vetrinetta, decorati con inserti quadrati di legno di una tonalità differente, al colore più chiaro delle manigliette, passando per la porta dalla quale si accede alla stanza da notte. Una porta, questa, inglobata nella libreria e decorata con rilievi che donano profondità alla superficie liscia.
Attraversando questa porta si accede alla stanza da letto, dove si presenta la vista del grande letto con parete a testata e comodini pensili a doppio colore, rigorosamente in Rovere. Abbassando lo sguardo alla base del letto si scoprono, invece, cassetti nascosti nella struttura del letto, sui fianchi e ai piedi.
Tornando in soggiorno e costeggiando il mobile principale, si può infine girare intorno al fianco della libreria, realizzata in modo che avvolga e riveste la parete divisoria tra l’open space e il corridoio subito dietro, il quale, dall’ingresso conduce allo studio.
In quest’ultima stanza, il mobile squadrato e, ancora una volta, in Rovere, nasconde in realtà un pilastro, che è stato rivestito, nel quale sono stati celati gli impianti.
Rompere l’equilibrio lineare: l’eco degli anni ‘70 si fa sentire
Nell’ingresso e nelle tre stanze che compongono l’appartamento, l’influenza di uno stile architettonico che richiama forme, ed essenze degli anni ‘70, si manifesta in tanti piccoli dettagli.
Le soluzioni delle armadiature e dei vani in Rovere si rifanno a motivi geometrici rigorosamente squadrati e lineari ben definiti, a cui si aggiunge però quel tocco asimmetrico che spezza questa linearità di base e dona all’impatto visivo generale un efficace guizzo di creatività.
Se la linearità delle forme si nota soprattutto nella composizione all’ingresso, nel mobile tv in soggiorno e nella stanza da letto, le soluzioni più creative e distruttive dell’equilibrio si concentrano, invece, nel grande mobile a tutta parete del soggiorno, che presenta un gioco di inserti e spalle aggiuntive verticali, posizionate in profondità a varie misure e di sezioni diverse.
Allo stesso modo è stata pensata la forma delle manigliette delle antine del soggiorno e dei vari cassetti presenti nell’appartamento, le quali sono volutamente asimmetriche, disallineate tra loro e realizzate in misure differenti, così da dare l’idea di una ricercata e apparente causalità.
Luci e ombre per valorizzare le superfici
Il dettaglio dei led che retro illuminano i diversi ripiani presenti nell’appartamento è un particolare che ritorna sia nel soggiorno che nello studio, con luci fresate negli spessori o celate dietro gli inserti verticali del grande mobile del salotto.