Lugano si è rivelata la città giusta dove poter sperimentare qualcosa di unico. Un progetto, quello del 2015, completamente personalizzato su gusti ed esigenze del cliente e della sua famiglia. La realizzazione degli interni parte, in questo caso, da zero, dal classico foglio bianco, un colore che funge anche da linea guida per lo stile neoclassico utilizzato in tutti e sei i piani di questa decisamente non comune abitazione privata.
NERO CHE NASCONDE SEGRETI
In realtà, lo sfondo bianco con il quale sono laccate porte, librerie, boiserie e armadiature, risulta ben contrastato da pochi elementi di nero che pongono in risalto alcuni dettagli della casa, i quali, per caso o per precisa volontà, indicano il luogo in cui si rivelano piccoli segreti nascosti. Di tale colore sono, infatti, le cornici che valorizzano gli specchi presenti nel bagno, sulle quali basta una leggera pressione perché mostrino la loro vera natura: sono antine, in realtà, che danno accesso a utili mobiletti incassati nel muro, i quali risultano quindi facilmente accessibili, ma totalmente nascosti alla vista.
L’altro elemento di contrasto si trova nel salone: un mobile completamente laccato di nero, anch’esso in grado di mostrare un suo lato nascosto, questa volta più tecnologico. Nella parte superiore, infatti, quasi impercettibile all’occhio, è presente uno sportello che, all’occorrenza, può essere aperto a distanza con un semplice telecomando. È da questa apertura che, grazie a un sistema di pistoni, automatizzato e invisibile alla vista, fuoriesce in verticale un televisore piatto di ultima generazione.
BIANCO CHE ILLUMINA LO STILE
Ma torniamo al vero protagonista di questa casa: il colore bianco. Un bianco che, aiutato dalle strip led incassate nelle cornici dei soffitti, riesce a illuminare tutti gli ambienti di una luce soffusa e mai abbagliante. A contribuire a questo effetto sono tutte le componenti bianche di casa, nel loro stile neoclassico che fa da vero filo conduttore del progetto.
Su tutte le porte di passaggio, laccate di bianco e dimensionate su misura, risaltano le cornici perimetrali lavorate da esperte mani artigiane. Stesso disegno è ripreso sulle ante delle armadiature in legno bianco, che presentano, oltre alla cornice interna lavorata con fermavetro riportato in massello profilato, una puntellatura al centro in fodera bugnata. Queste tecniche sono utilizzate e riprese in tutte le stanze della casa e caratterizzano gli armadi tecnici (uno per ogni piano, a celare gli impianti elettrici e di domotica), l’armadio ponte nella cameretta, la libreria su quattro pareti presente nello studio patronale, la stanza guardaroba all’ingresso, la cabina armadio (vera e propria stanza di 5×5 mt) della signora di casa e una stanza in cui due mobili ad ante fungono da parete divisoria tra la camera stessa e un bagno. In quest’ultimo caso, tale parete/armadio, con la porta di passaggio al centro realizzata nello stesso stile, presenta uno schienale coibentato in grado di isolare perfettamente i due ambienti.
COLORI CHE RIVELANO DETTAGLI
Un vero e proprio sogno in bianco e nero, dunque, che si lascia tentare, in poche, selezionate occasioni,
da sprazzi di colore. Dettagli di design e di lavoro artigiano che regalano, a questo meraviglioso film d’altri tempi, la spinta della modernità, unita però sempre alla salvaguardia della tradizione di una dimora che affonda le sue radici nel passato. E allora, ecco che colpisce nel segno la maniglieria in cromo lucido delle finestre e delle porte, il cui modello riprende le forme delle maniglie classiche di fine Ottocento. Ed ecco che acquista un senso anche il marrone legno del portoncino d’ingresso preesistente del palazzo, sottoposto a un restauro accurato nei minimi dettagli.
TECNICA CHE RICHIEDE PAZIENZA
In un’abitazione sviluppata su sei piani non poteva mancare una scala. In questo caso si trattava di intervenire su una scala preesistente, risalente alla fine dell’Ottocento, fatta in gradini di pietra martellinati non sempre perfettamente omogenei tra loro. Un elemento di pregio che andava conservato e integrato al meglio nel nuovo progetto. Ottenerne il rilievo è stato un lavoro lungo e meticoloso, realizzato con un sistema a cartoncino e ricavando, gradino per gradino, l’alzata e la pedata di tutta la scala, in modo da rilevarne perfettamente l’intera sagoma. Terminata questa fase, è stata realizzata la zoccolatura della scala, creando i falcioni bianchi, ritrovati grezzi, portati in Italia e, infine, laccati. Nella parte perimetrale della scala è stato aggiunto un battiscopa, all’interno del quale passa tutto l’impianto elettrico che risulta quindi nascosto, con i soli segnapasso, incassati in esso, che rimangono visibili.