“Lo spirito di questo progetto deriva dal confronto dialettico tra memoria e contemporaneità, tra patrimonio storico — il contesto e l’involucro edilizio — ed il mio lavoro sugli spazi interni, sulla luce, il colore e la materia.
Un’abitazione misurata, curata in ogni minimo particolare e con grande raffinatezza costruttiva.
Un altro intervento di ristrutturazione e interior design che riprende il lavoro e le esperienze precedenti in continuità con un processo ideativo che rifiuta la separazione del progetto edilizio dal progetto degli allestimenti interni, dell’impiantistica e della luce.
Una progettazione integrata e complessiva
Una progettazione integrata e complessiva che vede fin dalle prime fasi ideative la definizione del dettaglio tra visione poetica e concreta fattibilità tecnica, tra intuizione formale e soluzione esecutiva, in un continuo oscillare della distanza di osservazione, dal dettaglio alla visione generale del progetto ed ancora al dettaglio, e così via, in un susseguirsi di verifiche, revisioni e conferme.
Un percorso creativo
che culmina nell’allestimento interno degli spazi, pieno di conferme delle scelte maturate e di meraviglia di fronte allo
svolgersi dei lavori, come ogni volta. Perché c’è meraviglia nello svolgersi del lavoro delle persone che tutte contribuiscono alla realizzazione dell’opera, muratori, elettricisti, idraulici, fabbri, falegnami, imbianchini, tappezzieri, etc., come coinvolti in una grande orchestra! All’architetto il compito arduo di governare tutto questo. Ho grande rispetto per queste persone, delle quali provo ormai affetto, tutte a me care, fedeli e preziosi collaboratori.
Mi piace pensare che tutto questo (lavoro, passione, fatica, sacrificio) permanga nell’opera e trapeli in bellezza. Una bellezza discreta e indifferente alle tendenze e al gusto”. (Massimiliano Gamba)